Una “trappola” che non lascia scampo, con tutta probabilità anche a molti frontalieri comaschi. E’ davvero impressionante il numero di “vittime” del radar posizionato dalla polizia ticinese sull’autostrada che collega l’Italia alla Svizzera, all’altezza di Balerna e a pochi chilometri dal confine.
Secondo i numeri diffusi dalla stessa polizia, nei primi 6 mesi del 2016 su quel tratto sono circolate circa 2milioni e mezzo di vetture e il totale delle infrazioni registrate, sebbene nella media, ammonta a poco più di 68mila. La velocità massima registrata è stata di ben 199 Km/h. Di queste, ben il 59% sono state commesse da stranieri e non è difficile immagine che la “quota comasca” sia alta.
Il radar è stato installato all’inizio dell’anno nel territorio di Balerna in prossimità della dogana di Brogeda per regolare la velocità sull’autostrada percorsa ogni giorno da migliaia di persone che attraversano il confine. Anche se non è sempre in funzione, secondo le autorità elvetiche si è rivelato un ottimo deterrente in un tratto che è stato soggetto per anni a diversi incidenti. Inevitabile il riflesso anche economico: l’introito per le casse ticinesi ha già superato gli 8milioni di franchi.