Dopo aver attaccato senza mezzi termini i parlamentari e i consiglieri regionali comaschi per il silenzio durato tutta l’estate sulla vicenda migranti (“Si è sentita pochissimo la loro voce e dovrebbero essere anche loro a tirare il carro nell’elaborare un pensiero politico globale” ha scritto sul giornale della parrocchia di Rebbio “il Focolare“), don Giusto della Valle ha scritto al Comune di Como chiedendo espressamente a Palazzo Cernezzi un ruolo politico più incisivo sulla questione ma soprattutto evidenziando come sia già accaduto di trovare oltre 30 persone dormire di notte fuori dal centro di accoglienza di via Regina.
“Stiamo accogliendo mediamente tra i 60 e gli 80 minori stranieri non accompagnati da noi temporaneamente collocati dalla Polizia di Frontiera di Ponte Chiasso – scrive don Giusto – Tra costoro 21 hanno fatto domanda formale di ingresso in comunità per minori stranieri non accompagnati ai Servizi Sociali del Comune di Como. In questa notte (tra il 22 e il 23 settembre scorsi, ndr) dopo segnalazione della polizia abbiamo accolto 35 persone che stazionavano fuori dal nuovo Campo CRI. Per la maggioranza erano nella notte stessa stati respinti alla frontiera oppure scoperti senza badge nei container e fatti uscire“.
“Per quanto riguarda i minori la nostra disponibilità nei prossimi giorni si ridurrà di molto vista le necessità di spazi per le attività ordinarie dell’Oratorio. Ne informo tutti per non trovarsi impreparati – prosegue il parroco di Rebbio – Pregherei tutti quanti di passare nella nostra parrocchia a verificare la situazione dei minori. La situazione di emergenza nella città di Como non fa che aumentare e necessita di un piano politico globale in cui tutti le forze della cittadinanza comasca possano intervenire sia nella elaborazione che nella attuazione del piano stesso. Propongo quindi un tavolo di elaborazione politica globale coordinato dal Comune di Como che convochi tutte le forze istituzionali,associative ed altro. Se non vogliamo subire dobbiamo prevenire“.