Erica e Annalisa si sono innamorate sette anni fa. Da allora, due vite sono diventate una sola. E domani, le due giovani donne coroneranno il sogno di vedere la loro relazione riconosciuta, ufficialmente, dalla società e dallo Stato italiano.
Domattina alle 10, a Cermenate, verrà celebrata la prima unione civile tra due donne in provincia di Como. Guiderà la cerimonia il sindaco, Mauro Roncoroni, coadiuvato dal consigliere comunale Aurora Longo che conosce molto bene la coppia.
Erica ha trentadue anni. Comasca d’adozione, è un’impiegata. Annalisa ha un anno in più. Libera professionista, siciliana.
Domani (sabato 24 settembre 2016) si uniranno davanti al sindaco del paese in cui vivono – o meglio, convivono – da sei anni. E per lo Stato saranno ufficialmente una coppia.
“È un traguardo, una conquista sociale – dice Erica – un passo importante. Non solo per noi, ma per tutta la società. La nostra battaglia di diritti finirà solamente con il matrimonio egualitario, ma le unioni civili sono davvero un grande traguardo”.
Erica e Annalisa domani saranno comprensibilmente emozionate. E lo sarà, altrettanto, anche il sindaco di Cermenate, Mauro Roncoroni. “Per la prima volta applicheremo questa Legge dello Stato– spiega – sono contento di applicarla, e sono contento per queste due concittadine che possono sfruttare questa possibilità. A me risulta essere la prima unione civile tra donne in provincia di Como”.
Auguri!
Tutto il dibattito (fasullo per la gran parte) sulle unioni civili fra persone dello stesso sesso verteva sui rilievi di carattere moralistico (non morale, eh) di chi magari nel frattempo si destreggiava con mogli / mariti e amanti di vario genere. La solita ipocrisia nostrana. Di una ben individuabile parte politica.
Unioni civili significa diritti in più non in meno.
E quei diritti in più non vanno a scapito di altri.
That’s all folks!
Grazie!