La pioggia, la fame, l’opera di convincimento dei mediatori e delle forze dell’ordine, il passaparola tra gli amici. Sono solo alcuni dei motivi che hanno portato oggi molti migranti a lasciare il parco della stazione San Giovanni di Como per spostarsi nel centro di accoglienza allestito nell’area ex Rizzo.
Questa mattina uomini e donne si sono mossi in gruppo e si sono incamminati lungo via Regina Teodolinda, poi si sono messi in coda per farsi registrare all’interno della struttura.
Il primo punto della situazione con i numeri è stato fatto intorno a mezzogiorno dal presidente della Croce Rossa di Como, Matteo Fois: “Al momento abbiamo raggiunto le 185 registrazioni, altre 50 sono in attesa stanno per farlo”.
Intanto in stazione, dalla tarda mattinata, è iniziata la pulizia dell’area occupata dai migranti sotto i portici, davanti all’ingresso e vicino ai binari (portici che questa notte hanno accolto molte persone che hanno cercato riparo dal maltempo).
Sono state raccolte coperte e altro materiale lasciato a terra dopo lo spostamento. Operazione proseguita nel pomeriggio alla presenza di tutte le forze dell’ordine, del personale del Comune di Como e di alcune associazioni. Quello di oggi dunque è sembrato un primo passaggio “morbido” per sollecitare il trasferimento nel centro. In base a come andranno le prossime ore sarà poi la Prefettura a decidere se sarà necessario un vero intervento di sgombero.
Nel parco davanti allo scalo ferroviario resta ancora un gruppo di persone, così come le tende. C’è chi è convinto di restare lì per continuare a tentare di attraversare il confine a bordo dei treni.
Nelle foto, in basso: decine di migranti cercano riparo sotto i portici della stazione San Giovanni. Altri invece sono in coda per l’ingresso nel centro governativo di via Regina
Un attimo che prendo il pallottoliere.
185 già registrati + 50 in fase di registrz<ione = 235.
Se non ricordo male, a San Giovanni in totale erano 300.
Dunque: 300 – 235 = 65 non ancora ancora registrati.
Ieri un certo assessore lombardo parlava di spreco.
Eccolo / la servito / a.