“Il ponte di via Badone non è collaudabile come opera pubblica”. L’affermazione, contenuta in un una nota ufficiale, è dell’avvocato comasco Mario Lavatelli nella qualità di presidente dell’Associazione utenti della strada (Acus). Il legale afferma che “il ponte ciclopedonale, opera a scomputo e quindi pubblica o di interesse pubblico non solo è divenuto pedonale, ma non è percorribile dalle persone diversamente abili. Quindi – afferma Lavatelli – non è collaudabile come opera pubblica o di interesse pubblico”.
“Si consideri che la legge 104/1992, legge quadro per l’assistenza, integrazione sociale e diritti delle persone disabili ha sancito l’accessibilità degli spazi urbani – continua Lavatelli – Il Comune non ha mai approvato il piano per l’eliminazione delle barriere architettoniche. Occorre invece che le amministrazioni tutelino pienamente le persone diversamente abili anche e soprattutto in ogni nuova opera e che il privati realizzi per l’uso della collettività”.