Non sarà ciclabile. Sarà difficilmente praticabile dalle persone disabili. E vista la pavimentazione a gradini alti 8 centimetri non sarà agevolmente percorribile dalle mamme con un passeggino, salvo acrobazie. Il nuovo ponte sopra via Badone, a Camerlata, più assume l’aspetto definitivo più fa discutere.
Due in particolare gli aspetti che hanno suscitato perplessità: il cambiamento della struttura, definita ciclopedonale anche nei documenti ufficiali di Comune ed Esselunga almeno fino al 2014 e oggi ridotta a pedonale e basta; e poi, causa gradinata, la non semplice accessibilità per chiunque non sia in perfette condizioni atletiche.
Visto il costo di un milione di euro, pur pagato interamente dai privati, le novità – per così dire – hanno provocato qualche mal di pancia anche politico. Il consigliere comunale di Fratelli d’Italia, Marco Butti, non ha mezze misure: “Ero ed eravamo contrario a quell’opera anche quando ci venne presentata dall’assessore Lorenzo Spallino come sovrappasso ciclopedonale, ora scopriamo che sarà pure solo pedonale. Alla fine, si rivelerà un’opera costosissima con pochi o nessun beneficio”.
E mentre lo stesso Spallino replica che “la sicurezza è uno degli elementi essenziali per valutare l’uso di un’opera pubblica” affermando che “si può immaginare quali polemiche sarebbero seguite al primo incidente, magari provocato da uno skater”, il dirigente del settore Urbanistica del Comune, Giuseppe Cosenza, entra negli aspetti tecnici della scelta: “Confermo che il ponte inizialmente era stato pensato come ciclopedonale, ma dagli approfondimenti tecnici successivi è emerso che la priorità era garantire la sicurezza degli studenti che da Camerlata vanno agli istituti scolastici. Inoltre, né prima né dopo la struttura ci sono piste ciclabili che si connettono al ponte”.
E anche per quanto riguarda la sostanziale non accessibilità del ponte per disabili e passeggini, il dirigente comunale sottolinea come le alternative in sicurezza non manchino: “Sarà adeguato l’attraversamento pedonale già esistente, per garantire la sicurezza anche delle persone disabili”.
In un primo momento, anch’io ho pensato male ma, dopo avere letto le spiegazioni, mi sono convinto della bontà della scelta. Avendo avuto la triste esperienza di un familare in sedia a rotelle, spinta a mano, dico che sarebbe un’ impresa immane pensare di utilizzare il ponte per questa necessità: salendo si farebbe una fatica molto pesante per spingere, scendendo altra fatica per trattenere la carrozzina.
P.S. I Fratelli d’Italia farebbero bene a stare zitti. Ah, già, ma se non parlano, a sproposito, in queste occasioni, chi si accorgerebbe della loro esistenza?
ASSURDOOOOOO!!!!! solo noi Italiani, anzi mi correggo solo noi a Como, siamo capaci da fare questo, facciamo un ponte pedonale per evitare di attraversare al semaforo in modo da dare maggiore sicurezza , e strada facendo divento un passaggio che non può utilizzato da chi va in bici , da chi è disabile, da chi ha bimbi in carrozzina, da chi va a fare la spesa con il fatidico carrellino, e da chi ad una certa età si stanca a fare le scale….ASSURDO! a cosa serve ??? quanti soldi buttati via sarebbe stato meglio utilizzarli per dare una casa e da mangiare ai “morti di fame”!!! E se le un elevato numero di utenti non possono utilizzare il pittoresco passaggio elevato , e ci si giustifica dicendo che i gradini sono stati fatti di proposito per motivi di sicurezza, mi dite a cosa serve una struttura pubblica creata per dare sicurezza che non è non è più pubblica ma di pochi e che non è sicura!!!! – Quando si sono resi conto che era “non sicuro” avrebbero dovuto bocciare il progetto e non farlo oppure effettuare le modifiche in modo che TUTTI potessero usufruirne : SECONDO MI GLI PIACEVA IL DESIGN!!!!!!! e per non modificarlo hanno inventato i gradini!!!!!
E dopo tutti questi punti esclamativi e interrogativi, non ci hai detto che cosa avresti fatto tu.
I gradini sono molto bassi per cui un trolley ci passa con facilità e anche le persone con qualche difficoltà a deambulare sono senz’altro più sicure con i gradini (bassi) piuttosto che con una pavimentazione liscia; un ponte a percorrenza mista – pedoni e ciclisti – avrebbe senz’altro creato più problemi di quanti ne avrebbe risolti per i motivi facilmente intuibili. Poi, se si vogliono fare polemiche a tutti i costi, come gli italiani sanno fare più che bene, beh, allora, non c’è ragione che tenga.
Evidentemente un ponte con i gradini è più corto di diversi metri rispetto a una rampa. Esselunga risparmia così diverse centinaia di migliaia di euro. La rampa a norma non avrebbe dato problemi ai disabili. Adesso invece ci sarà un invito ad attraversare la strada e sono sicuro che lo faranno tutti. Chi scala una montagna se può passarci di fianco? Il comune doveva vigilare e imporre la rampa.
Due ascensori e un ponte più discreto coi gradini costavano di meno…
Quanto sarebbero costati, in meno?
Da ribattezzato in : via Bidone !
Se non ricordo male? all’Esselunga è stato imposto di costruire il ponte per evitare un pericolosissimo passaggio pedonale!! CHE ASSOLUTAMENTE DEVE ESSERE ELIMINATO con tempistiche semaforiche tali da creare file automobilistiche estremamente chilometriche!!Per cui, ritengo che se la parte centrale viene lasciata a gradini per coloro che ritengono di essere totalmente indipendenti, mentre le due parti laterali (vicine ai corrimano) si possono pareggiare lasciandole ruvide?! e così le carrozzine i trolley i passeggini le bici (che io vieterei)i disabili ed ecc. possono attraversarlo agiatamente in sicurezza e con BUON SENSO. Naturalmente E’ OVVIO che DEBBA essere COPERTO per evitare ombrelli e facili scivolate da
parte di chicche sia?! Questo è quello che penso del Ponte, indipendentemente dal colore politico??!! “Opposizione Costruttiva” e non inutile polemica