Vincere le prossime elezioni a Como, Cantù ed Erba – con o senza alleati – e disorientare i cronisti del New York Times con le strofe in dialetto di Davide Van De Sfroos. Ieri sera Matteo Salvini non ha deluso le attese delle centinaia di militanti accorse alla Festa della Lega di Cantù. Non sono mancati annunci politici e qualche momento di puro folklore.
Guardando al voto amministrativo del 2017, il leader del Carroccio si è detto certo di riconquistare i 3 principali centri comaschi ma nello stesso tempo ha lanciato un monito chiaro e poco conciliante agli eventuali alleati nel centrodestra a partire da Forza Italia. “Vinceremo a Como a Cantù e a Erba ma se bisognerà allearsi con Forza Italia il programma è il nostro, la strada è la nostra, i progetti sono i nostri”.
Oltre alla battaglia politica, ieri c’è stato spazio anche per uno momento di vero e proprio spettacolo. E’ accaduto quando, rivolgendosi ai cronisti del New York Times giunti ad ascoltarlo per un reportage sul caso migranti di Como, Salvini ha intonato assieme ai militanti “Pulenta e galena fregia” di De Sfroos. Con un obiettivo preciso, rivolto ai giornalisti “che così smettono di capire qualsiasi cosa”.