© Mattia Vacca
Il rapporto tra Mattia Vacca e la fotografia è fortemente sbilanciato in favore della realtà. Non potrebbe essere diversamente per un fotogiornalista, è vero, ma la capacità narrativa dei lavori di Vacca è tanto potente da travalicare il perimetro di un’istantanea e dei soggetti impressi: riesce a raccontare anche quello che non c’è, quello che sta intorno e dietro la macchina fotografica. Così la cronaca e la narrazione di un fatto si manifestano in tutta la loro pienezza. Succede anche oggi, nei giorni in cui Como affronta il tema migranti, Vacca è riuscito a imprimere con grande attenzione e delicatezza il senso dell’intera vicenda nei suoi scatti. Un lavoro preciso, pulito e estremamente rispettoso dove l’anima di un dramma umano emerge diventando testimonianza di un’emergenza e di un bisogno che riguarda tutti, che coinvolge ogni cittadino.
Il reportage è stato pubblicato dal più grande quotidiano tedesco, Zeit, segno che l’attenzione internazionale su Como è sempre alta.
Mattia Vacca è un fotogiornalista e un fotografo documentarista. E’ laureato in Scienze della Comunicazione con specializzazione in cinema e giornalismo. Per più di dieci anni si è occupato di cronaca per il Corriere della Sera. Il suo lavoro è pubblicato sui maggiori quotidiani e magazines italiani e internazionali. Il suoi progetti personali hanno ottenuto decine di premi tra cui spiccano: Sony Photography Award, Royal Photographic Society Award, Unesco Humanity Photo Award Renaissance Prize, New York Photo Award, Moscow Photo Award e l’International Photography Award.