(ANSA) – GENOVA, 26 OTT – Si sono appena conclusi i lavori della 40^ assise dei sindaci italiani. Alla tre giorni hanno partecipato le più alte cariche dello Stato, 47 sindaci e quattordici ministri intervenuti nelle diverse sessioni della plenaria. Oltre 7 mila presenze tra sindaci, amministratori e ospiti, più di 200 stand, 200 tra giornalisti e fotografi accreditati, venti ore di diretta streaming e Facebook e 570 tweet con l’hashtag #Anci2023. La 40^ edizione dell’assemblea Anci, l’ultima della presidenza Decaro, ha fatto registrare ancora una volta numeri da record. I padiglioni della Fiera hanno visto oltre 7mila presenze tra sindaci, amministratori e ospiti, 303 stand, 17 main partner, 18 tra ministeri e agenzie governative per una superficie espositiva di circa 20 mila metri quadrati, con otto sale che hanno ospitato 90 convegni a latere e workshop tematici. All’appuntamento Anci hanno partecipato le più alte cariche dello Stato (in apertura dei lavori il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e la premier Giorgia Meloni e nel corso della prima giornata il presidente della Camera Lorenzo Fontana e il vicepresidente del Senato Gian Marco Centinaio), 47 sindaci, 14 ministri e un sottosegretario, e con loro il commissario Ue per l’Economia Paolo Gentiloni, intervenuti nelle diverse sessioni della plenaria. Importanti anche i numeri della comunicazione: oltre 200 giornalisti accreditati, 60 resoconti pubblicati sul sito Anci, 94 video degli interventi dei relatori e dei panel di confronto diffusi nel corso della tre giorni assembleare; ancora 20 ore di diretta streaming e facebook dei lavori con 30 mila utenti raggiunti e 276 ore di visualizzazioni sul canale Youtube. Infine, sul versante social, quasi 570 tweet e retweet, generati da Anci con l’hashtag #Anci2023 e 350 post e stories. Importante anche il contributo social di Anci Comunicare con 650 post e stories e 4 mila interazioni. Sul fronte della media partnership con Rai, numerosi sindaci ed amministratori sono stati ospiti nei principali Tg, così come nei contenitori di informazione più noti, quali Uno Mattina, Agorà e Casa Italia, e nei canali social del servizio pubblico. (ANSA).