Un altro capitolo antico e irrisolto della storia recente di Como potrebbe chiudersi entro qualche settimana, almeno parzialmente. Il futuro dell’area Ticosa, infatti, è in mano a una nuova, delicatissima trattativa tra il Comune e Multi, la società privata che si aggiudicò l’area ormai più di dieci anni fa per circa 15 milioni di euro.
Ma la vera sorpresa che si apprende in queste ore è che le parti non stanno trattando su come concludere il recupero dell’ex zona industriale, bensì su come dirsi addio senza troppi strascichi legali e contemplando i reciproci interessi.
Pochissimi gli ulteriori dettagli filtrati sul confronto, già indirizzato anche sul binari legali. Di sicuro, però, un dato sembra già stagliarsi all’orizzonte: nonostante i tentativi proseguiti anche nell’ultimo biennio, le probabilità che sia Multi a condurre effettivamente in porto la ricostruzione dell’area Ticosa sembrano ridotte al lumicino. Così come pare destinato a restare sulla carta l’ultimo progetto che prevedeva 100 alloggi per housing sociale, spazi commerciali, verde e un parcheggio.
L’obiettivo di privati e amministrazione, comunque, è evitare nei limiti del possibile rotture unilaterali e quindi nuovi contenziosi dagli effetti e dalla durata a oggi impronosticabili. Se e come si arriverà poi davvero alla stretta di mano per dirsi addio, questo è un capitolo ancora tutto da scrivere.