(ANSA) – ROMA, 25 OTT – Il M5S sul salario minimo non molla, non arretra di un centimetro: dopo il rimpallo al Cnel e il rinvio in commissione per eludere ogni responsabilità, il Governo è costretto a metterci la faccia. E’ il ragionamento che si fa nel movimento dopo la decisione di ricalendarizzare la misura in Aula il 28 novembre. Grazie alla nostra tenacia la pdl a prima firma Conte sarà di nuovo in Aula.Meloni e i suoi dovranno dire a chiare lettere,davanti agli italiani – si aggiunge -,se vogliono o meno una misura che dà dignità al lavoro di quasi 4 milioni di persone o se vogliono condannare a precarietà e sfruttamento milioni di famiglie. (ANSA).