(ANSA) – ROMA, 25 OTT – Al Csm va in tilt il sistema elettronico di voto e un consigliere si ritrova tra gli astenuti, proprio mentre il suo voto a favore di un candidato a un incarico semi-direttivo sarebbe stato determinante per una nomina che si gioca sul filo di lana. Risultato: i lavori del plenum, appena cominciati, vengono sospesi e riprenderanno nel primo pomeriggio dopo che sul caso si sarà espressa la Commissione regolamento. La nomina al centro del caso è quella di un presidente di sezione al tribunale di Napoli, che aveva già spaccato a metà la Commissione Direttivi tra due candidati: Antonio Attanasio e Giovanni Scotto Di Carlo, entrambi giudici nello stesso tribunale. In base al voto elettronico sarebbe quest’ultimo a tagliare il traguardo con 15 sì, contro i 14 andati al suo concorrente. Ma uno dei votanti, il consigliere togato Roberto Fontana, interviene subito per far mettere a verbale che il suo sostegno a favore di Attanasio è stato trasformato in astensione dal sistema con un rapido cambio di luci, da verde a bianco. Un problema non da poco perchè se il suo voto fosse stato computato correttamente, si avrebbe un altro esito visto che nei casi di parità prevale il candidato più anziano, in questo caso Attanasio. Dopo un’ampia discussione informale in cui alcuni consiglieri chiedono di procedere a una nuova votazione, mentre altri insistono sulla necessità di ancorarsi al risultato elettronico , il vicepresidente Fabio Pinelli decide di sospendere i lavori e investire la Commissione Regolamento . Il nodo da sciogliere è se si debba procedere a una nuova conta sui due candidati o invece si debba considerare comunque valido l’esito del voto elettronico. (ANSA).