Pd e Svolta Civica contro il Comune di Como sulla gestione dei minori stranieri non accompagnati. Al centro delle riflessioni la situazione del gruppo di giovani rimasto per giorni, la scorsa settimana, fuori dalla questura cittadina in attesa di comprendere la loro destinazione. Situazione che, come ha poi spiegato il sindaco Alessandro Rapinese, è stata gestita insieme con la Prefettura, e i ragazzi sono poi stati ospitati a Lipomo dalla Croce Rossa. In diretta su Etv il primo cittadino è tornato a rendicontare i numeri del fenomeno parlando di 347 minori stranieri non accompagnati in carico al Comune. “Siamo al limite massimo” ha detto sollecitando l’intervento anche delle amministrazioni confinanti dove i dati sono ben diversi. Già nei giorni scorsi era stato chiarito che questi ragazzi non sono fisicamente tutti sul territorio ma vengono poi affidati alle comunità di accoglienza distribuite in tutta Italia pur restano in carico a Palazzo Cernezzi.
Pd e Svolta Civica: “Il responsabile dei minori non accompagnati è il sindaco”
Pd e Svolta Civica analizzando quanto avvenuto nei giorni scorsi si rivolgono a Rapinese: “Per prima cosa, che lo voglia o no, il responsabile dei minori non accompagnati è il sindaco. E’ lui, insieme all’ assessore di competenza e alla struttura comunale, a doverli prendere in carico quando arrivano in città, senza liquidarli a un dormitorio, alla Croce Rossa di Lipomo (che ringraziamo) assieme agli adulti, dove non dovrebbero stare, oppure lasciando che siano volontari e parrocchie a prendersi cura di loro”. Si legge in una nota diffusa a nome dei consiglieri comunali dei due gruppi.
“C’è poi da fare una doverosa distinzione tra pronta accoglienza e accoglienza nelle comunità – aggiungono – Nella fase della pronta accoglienza, secondo il bando comunale, i posti dovevano essere 24 ma, nel concreto, sono solamente 16. 8 per struttura anche se realtà che si occupano della pronta accoglienza si sono rese disponibili ad aumentare questi numeri”.
“Il Governo – dicono ancora i consiglieri – rimborsa al Comune dai 60 ai 100 euro al giorno per ogni ragazzo; l’aumento dei posti avrebbe un impatto minimo, sul bilancio comunale”.
Il sindaco senza usare giri di parole aveva, inoltre, sottolineato che Lecco e Varese si trovano rispettivamente con 10 e 30 minori. “Siamo così vicini eppure i numeri sono così diversi. Perché Como è così attrattiva? Come arrivavano i ragazzi la scorsa settimana fuori dalla Questura?”. Si è chiesto spiegando che l’amministrazione sta svolgendo verifiche puntuali sulle singole situazioni.
Pd e Svolta Civica infine aggiungono. “Il sindaco lancia un’accusa di strumentalizzazione dei minori, dimenticando che quei ragazzi erano lì in attesa di conoscere se il Comune, come prevede la legge, se ne sarebbe fatto carico”.