Comunità ebraica blindata a Milano. Alla luce del conflitto israelo-palestinese in corso e dell’allerta presente anche in Europa dopo gli attentati in Belgio e Francia, si rafforzano le misure di sicurezza per evitare episodi di terrorismo, in particolare attorno ai luoghi più sensibili, sinagoghe e scuole.
Questa mattina arriviamo fuori dall’edificio di via Sally Maier, che ospita le scuole ebraiche di diverso ordine e grado e altre strutture della comunità. Qui è prevista la visita del sindaco di Milano Giuseppe Sala. Veniamo subito fermati da due militari in divisa, che avvisano gli agenti della sicurezza della nostra presenza. Restiamo bloccati fuori, finché non ci viene comunicato il divieto di riprendere in alcun modo l’edificio, i suoi ingressi, le uscite di emergenza. Così come non è possibile riprendere i volti di chi si occupa della vigilanza. È possibile soltanto entrare nella sala in cui si tiene l’incontro con il sindaco. Misure stringenti, che si sommano ai consigli dati in questi giorni ai membri della comunità, ai quali si chiede di evitare assembramenti.
“Vogliamo soltanto dire ai membri della nostra comunità di stare attenti e di non sostare troppo nelle vicinanze dei luoghi sensibili – dichiara Davide Blei, delegato alla comunicazione della Comunità Ebraica – Ma abbiamo piena e completa fiducia nelle forze dell’ordine”.
“Ogni membro della comunità ha dei parenti o degli amici coinvolti e ha comunque un legame particolare con Israele – ha aggiunto Roberto Jarach, presidente del Memoriale della Shoah – e quindi una situazione come questa che riflette ancora le vecchie situazioni già sperimentate, crea una tensione emotiva molto forte. Mi fanno molta impressione le manifestazioni in tutta Europa e in tutto il Medioriente a favore dei palestinesi, che creano una mobilitazione nel mondo filo-arabo che può preoccupare. Siamo in un mondo in cui l’emulazione purtroppo spesso prevale sul raziocinio”.
La scuola della Comunità ebraica di Milano ha già accolto 20 bambini provenienti da Israele. E oggi, per la prima volta in visita alla Comunità, il sindaco Sala ha espresso la vicinanza della città.
“Sono qua per esprimervi la mia personale vicinanza e condivisione dei vostri sentimenti in questo momento – ha detto Sala – Fate il piccolo sforzo di immaginare che dietro di me ci sia Milano e che Milano con la presenza del sindaco testimoni questo modo di essere”.