(ANSA) – PECHINO, 16 OTT – La strategia fondamentale per risolvere il conflitto tra Hamas e Israele "è attivare la ‘soluzione dei due Stati’ il prima possibile, lottare per un consenso più ampio e promuovere la formazione di calendario e tabella di marcia per ripristinare i diritti legittimi della nazione palestinese". Lo ha detto il ministro degli Esteri cinese Wang Yi alla controparte russa Serghei Lavrov, aggiungendo che Pechino condanna "tutte le azioni che danneggiano i civili e si oppone a qualsiasi violazione del diritto internazionale: è necessario che il Consiglio di Sicurezza dell’Onu agisca e che le grandi potenze svolgano un ruolo attivo". "La priorità assoluta è cessare il fuoco e porre fine alla guerra, spingere entrambe le parti a tornare al tavolo dei negoziati, stabilire i canali di soccorso umanitario di emergenza e prevenire maggiori disastri umanitari", ha aggiunto Wang. L’incontro tra i due ministri si è tenuto questa mattina alla Diaoyutai State Guesthouse di Pechino: nella lunga nota diffusa nel pomeriggio dalla diplomazia cinese non si fa riferimento ad Hamas – ma al conflitto tra israeliani e palestinesi -, mentre tra i vari temi trattati non è menzionata la guerra tra Ucraina e Russia. Molto spazio, invece, è dedicato al decimo anniversario della Belt and Road Initiative, la Nuova Via della Seta lanciata nel 2013 dal presidente Xi Jinping, e al terzo forum di domani e dopodomani al quale è atteso il capo del Cremlino Vladimir Putin. La Cina ha detto Wang, "coglierà l’imminente terzo forum come un’opportunità per formare un consenso internazionale più ampio e per promuovere la costruzione congiunta della ‘Belt and Road’ verso una nuova fase di sviluppo di alta qualità". Nel 2024 Cina e Russia celebreranno i 75 anni di relazioni diplomatiche, una ricorrenza utile "per approfondire la fiducia reciproca strategica". Lavrov, da parte sua, ha osservato che le relazioni Russia-Cina mantengono uno slancio positivo. La ‘Belt and Road’ è diventata "un’importante piattaforma per promuovere la cooperazione internazionale, con la partecipazione attiva di tutte le parti" e vantaggi per tutta l’Eurasia. (ANSA).