“Alle prime avvisaglie di violenza è fondamentale chiedere aiuto”. Telefono Donna interviene dopo il tentato omicidio della 21enne accoltellata a Como e ripete l’appello alle vittime a denunciare. Dall’inizio dell’anno, l’associazione ha già avuto quasi 300 nuovi contatti di persone che hanno subito violenza.
“La violenza di genere e in particolare la violenza maschile contro le donne, anche nelle sue forme più estreme, è presente e radicata nel nostro territorio – si legge in una nota di Telefono Donna – Lo testimoniano questo e altri recenti episodi di cronaca, oltre che le donne che incontriamo da oltre trent’anni nel nostro lavoro quotidiano. Dall’inizio dell’anno abbiamo già avuto oltre 280 nuovi contatti”.
La giovane aggredita venerdì dal fidanzato ha 21 anni. “Contrariamente a quanto si potrebbe pensare le generazioni più giovani non sono esenti dal fenomeno. Anzi, il nostro Centro Antiviolenza si trova con sempre maggiore frequenza ad accogliere donne giovani e giovanissime che subiscono violenza, agita anche nelle coppie adolescenziali – spiega ancora Telefono Donna – Sappiamo per esperienza che la violenza si aggrava col trascorrere del tempo e che gli eventi più gravi ed estremi si verificano al culmine di un crescendo di episodi, che inizialmente possono apparire anche banali o di poco conto”.
Telefono Donna ripete l’appello a chiedere aiuto. “E’ importantissimo che, sin dalle prime avvisaglie, le donne siano consapevoli di quanto stanno vivendo e si rivolgano o a Telefono Donna, dove possono trovare accoglienza anche in forma anonima oppure alle forze dell’ordine. Alle giovanissime l’invito a parlarne subito coi genitori o con persone di cui si fidano, come insegnanti o educatori”.