Condannato a 9 anni per la rapina a una coppia di anziani nell’ottobre del 2021 a Consiglio di Rumo, in Altolago. Sentenza di primo grado in Tribunale a Como per Massimo Riella. 49 anni e diventato noto alle cronache per l’evasione nel marzo del 2022 durante un permesso ottenuto per recarsi al cimitero dalla madre morta pochi giorni prima.
Riella in quell’occasione riuscì a scappare, dopo lunghe ricerche sulle montagne del lago, fu arrestato 4 mesi dopo la fuga il 16 luglio in Montenegro ed era stato poi estradato in Italia nel dicembre scorso. In tribunale a Como oggi la sentenza del processo che lo vede sul banco degli imputati per la violenta rapina a due novantenni.
Accuse che Riella ha sempre respinto. “Sono scappato perché non potevo stare in carcere per una rapina che non ho commesso”, ha ripetuto anche durante il processo davanti alla Corte d’Assise. Tra le prove contro il 49enne il suo Dna trovato sul coltello usato per minacciare le vittime.
Il tribunale ha condannato Riella a complessivi 9 anni e mezzo, 9 per la rapina a cui si aggiungono 6 mesi per un episodio legato a una perquisizione nella sua abitazione in cui erano state trovate alcune munizioni in casa.
“Prima di commentare aspettiamo le motivazioni, che saranno depositate entro 90 giorni,– ha spiegato l’avvocato difensore, Roberta Minotti -. Non mi aspettavo qualcosa di diverso, anche se me lo auguravo. Leggeremo le motivazioni poi faremo sicuramente appello perché la convinzione è che a fare la rapina sia stata un’altra persona. Lo dimostra in primo luogo la descrizione del rapinatore fatta dalla stessa vittima, che non corrisponde a Massimo Riella”.