I canguri wallaby presenti da oltre 30 anni sull’isola dei Cipressi sul Lago di Pusiano sono stati trasferiti in Toscana “per la loro pericolosità, – fanno sapere i carabinieri forestali che li hanno catturati e trasportati in provincia di Grosseto – non solo in stretta correlazione alla loro aggressività, ma anche a precise ragioni di ordine sanitario. Si vuole sempre più evitare – spiegano i militari – il contatto diretto tra uomo e animale selvatico per impedire potenziali rischi alla salute pubblica in conseguenza del salto di specie di virus e patologie, come probabilmente già accaduto con il covid”.
Questo secondo la normativa vigente, come viene spiegato dai militari del Gruppo Forestale della provincia di Como e Lecco coordinati dal Tenente Emanuele Barbaro che assieme al Nucleo Cites di Ponte Chiasso hanno dato esecuzione alle operazioni di confisca e trasferimento dei tredici esemplari di wallaby presenti sull’Isola dei Cipressi. Al termine di una battaglia giudiziaria che si trascina dal 2014, i carabinieri forestali sono intervenuti per prelevare i marsupiali e le operazioni, svolte con l’ausilio di personale altamente specializzato, sono terminate ieri. “I wallaby sono animali dolcissimi, ma in Italia sono inseriti nella lista degli animali pericolosi – ha spiegato Gerolamo Gavazzi, presidente della fondazione proprietaria dell’isola – In base a una legge del 1994 un privato non può avere animali considerati pericolosi e i canguri sono stati dunque trasferiti”. Negli anni Novanta sono stati introdotti sull’isola due esemplari, che hanno costituito nel corso del tempo una vera e propria colonia.
I 13 wallaby sono stati destinati a una struttura idonea convenzionata con il Ministero dell’Ambiente e della sicurezza energetica, dove potranno vivere liberi, assicurano gli esperti, e nel rispetto delle loro esigenze etologiche.