Dopo l’annuncio di ieri del ministro dell’Interno Angelino Alfano sulla disponibilità della Germania ad accogliere centinaia di profughi anche dall’Italia nelle prossime settimane, ora anche la Svizzera apre le proprie porte. A dirlo è stata Léa Wertheimer, portavoce della Segreteria di Stato della migrazione. La Confederazione sarebbe dunque pronta ad accogliere a breve 200 richiedenti asilo provenienti dall’Italia, nell’ambito del programma di ricollocamento dei migranti dell’Unione Europea a cui anche la Svizzera ha volontariamente aderito. I richiedenti asilo che potranno accedere saranno con ogni probabilità persone provenienti da Siria, Iraq ed Eritrea, paese quest’ultimo da cui proviene la maggioranza dei migranti accampati da settimane alla stazione San Giovanni di Como. Il 3,9% delle persone sarà accolto in Ticino.
Intanto si apprende che le guardia di confine svizzere in luglio hanno respinto circa 3.500 persone in Italia, mentre oggi stesso viene inaugurato il centro unico per migranti di Rancate, in Ticino, dove i migranti irregolarmente entrati nel Cantone sosteranno per 12 ore al massimo prima del riaccompagnamento alla frontiera.
Dunque, qualcosa si muove. Bene. Ieri sera, però, nel vostro tg delle 22.30 avevate opposto alle parole del ministro dell’interno la “secca smentita” (avete usato queste testuali parole) del leghista Molteni. Chi è Molteni? Un semplice parlamentare. Dunque, al massimo, egli può contestare le dichiarazioni di un ministro, non certo smentirle. Per evidenti ragioni. Se mai, un ministro tedesco avrebbe potuto dare una “secca smentita” ad Alfano. Ma non è successo.