(ANSA) – ROMA, 07 OTT – Al via la stagione di raccolta del tartufo bianco con le prime quotazioni che attraggono gli italiani all’acquisto facendo registrare prezzi medi di 3000 euro al chilo per pezzature oltre i 50 grammi (la più pregiata) alla borsa del tartufo di Acqualagna, la prima a rendere note le contrattazioni per il pregiato re del bosco nel 2023. E’ quanto emerge da una analisi della Coldiretti in occasione dell’avvio della ricerche con feste, sagre e mostre che si moltiplicano lungo tutto lo Stivale. All’avvio della stagione – sottolinea la Coldiretti – si rileva dunque un contenimento dei prezzi rispetto allo stesso periodo dello scorso anno quando si registravano per le stesse dimensioni valori di 4500 euro al chilo. Importi ancora più contenuti – continua la Coldiretti – si registrano quest’anno per le pezzature più piccole con valori che vanno da 2300 euro tra i 15 ed i 50 grammi a 1500 euro al chilo sotto i 15 grammi. Prezzi molto convenienti – precisa la Coldiretti – si registrano in realtà lungo tutta la Penisola a partire dalla Fiera Internazionale del Tartufo Bianco di Alba in programma nel weekend dove è presente la Coldiretti con i propri stand ma anche a San Miniato, a Sant’Angelo in Vado e negli altri numerosi appuntamenti con sagre e Feste in calendario nei mesi autunnali Il tartufo coinvolge da circa 73.600 detentori e praticanti, chiamati tartufai, riuniti in 45 gruppi associati nella Federazione Nazionale Associazioni Tartufai Italiani (FNATI), da singoli tartufai non riuniti in associazioni per un totale di circa 44.600 unità e da altre 12 Associazioni di tartufai che insieme all’Associazione Nazionale Città del Tartufo (Anct) coinvolgono circa 20.000 liberi cercatori e cavatori. La "Cerca e cavatura del tartufo in Italia: conoscenze e pratiche tradizionali" è entrato nel 2021 nel patrimonio culturale immateriale dell’umanità tutelato dall’Unesco. (ANSA).