(ANSA) – ROMA, 06 OTT – Tutto lo sprezzo di Vladimir Putin per Yevgeny Prigozhin, l’amico di una vita diventato il traditore numero uno del Cremlino, è contenuto nelle parole pronunciate ieri durante una riunione del Valdai International Discussion Club. Il presidente russo, formalmente, ha stigmatizzato davanti alla platea il comportamento dei medici legali che non hanno fatto i test per l’alcol e le droghe ai cadaveri del fondatore della milizia Wagner e dei comandanti morti nello schianto del jet su cui viaggiavano il 23 agosto, "anche se tali test avrebbero dovuto essere effettuati". Un modo, quello di Vladimir Putin, per evocare l’immagine del gruppo di miliziani che viaggiava in aereo in condizioni non esattamente sobrie. Non solo, un impatto esterno con l’aereo non c’è stato, ha detto il presidente, ma nei cadaveri sono stati trovati frammenti di bombe a mano: come dire, forse le stavano maneggiando, forse ci giocavano, annebbiati da chissà quali sostanze, e se le sono fatte esplodere addosso, abbattendo da soli addirittura l’aereo. E ha rincarato la dose: "Sappiamo tutti che dopo gli eventi che conoscete bene (lo schianto dell’aereo e la morte dei capi di Wagner) il Servizio di sicurezza federale ha trovato cinque chilogrammi di cocaina nell’ufficio della società a San Pietroburgo, insieme a dieci miliardi di rubli", ha detto. "A mio parere, un test di questo tipo avrebbe dovuto essere effettuato, ma non è stato fatto", ha ripetuto ancora il capo del Cremlino. (ANSA).