(ANSA) – LUINO, 05 OTT – Una frode fiscale da 10 milioni di euro, attraverso l’utilizzo di prestanome nullatenenenti e l’emissione di fatture false è stata scoperta nel varesotto dalla Guardia di Finanza. I militari del comando provinciale di Varese hanno eseguito un decreto di sequestro preventivo di beni e disponibilità finanziarie per un valore di 3 milioni emesso dalla Procura di Varese. Le indagini, svolte dalla compagnia di Luino sono partite dal monitoraggio dei flussi finanziari, e dall’approfondimento di diverse segnalazioni per operazioni sospette, relative ad anomale operazioni finanziarie da parte di una società che opera nel territorio luinese, ritenuta la capogruppo. Per vari reati legati all’emissione di fatture false diciannove persone sono state segnalate alla Procura e altre due persone sono state indagate per favoreggiamento. Dalle indagini è emersa l’esistenza di un unico centro dominante d’interessi, rappresentata dalla capogruppo e dal suo amministratore di fatto, dominus della frode, che aveva utilizzato in dichiarazione fatture per operazioni inesistenti, emesse da 15 società operanti sull’intero territorio nazionale, riuscendo così a nascondere al fisco una base imponibile pari a oltre 10 milioni. L’attività economica svolta dal gruppo, legata alla distribuzione di volantini e altro materiale pubblicitario, era imperniata su numerose imprese individuali e società di capitali, tutte riconducibili a persone di origine pakistana, nullatenenti e, alcuni, percettori di prestazioni sociali agevolate. Le imprese a loro fittiziamente intestate, prive di struttura operativa idonea a svolgere le prestazioni lavorative fatturate alla capogruppo, hanno omesso gli obblighi di natura contabile, dichiarativa e di versamento delle imposte. (ANSA).