Sono 316 i minori stranieri non accompagnati attualmente in carico al Comune di Como. Un numero importante per il capoluogo di confine. “Si tratta di una media di 3,5 persone ogni mille abitanti – spiega Nicoletta Roperto, vicesindaco e assessore alle Politiche sociali di Palazzo Cernezzi – Se pensiamo che in altri capoluoghi lombardi il numero assoluto è anche dieci volte inferiore al nostro”.
La drammatica situazione a Lampedusa, con sbarchi quotidiani e hotspot al collasso, prospetta nuovi arrivi anche sul territorio comasco. “Ce lo aspettiamo – dice Roperto – Ad oggi nel capoluogo abbiamo una ventina di minori stranieri non accompagnati. Gli altri, pur essendo a nostro carico, sono dislocati in diverse comunità in tutta Italia”.
Tra le ipotesi per gestire l’emergenza, quella di aprire un centro per minori negli spazi dell’Asst Lariana in via Cadorna, ma il bando è andato deserto e la situazione oggi è in stallo.
La gestione del flusso di migranti, con la ricerca di nuovi spazi di accoglienza, si sommerà tra pochi mesi a quella dei senzatetto con l’emergenza freddo e la riapertura dell’ex caserma di via Borgovico.
“Stiamo lavorando per affrontare questa situazione estremamente delicata – conclude l’assessore Roperto – Auspichiamo un impegno di concerto tra tutte le istituzioni. Non deve essere, questo, un problema soltanto del Comune”.