(ANSA) – BOLOGNA, 13 SET – "Sulle notizie pubblicate dalla stampa che riportano le reazioni di Roberto Savi e di Gugliotta, tramite i loro difensori, ci limitiamo a rilevare come documentino un nervo scoperto della vicenda. Abbiamo sempre ribadito che quelle che vengono riportate da Gugliotta esprimono certamente anche molte millanterie con le quali il capo intendeva affascinare e impressionare il suo complice, ma le millanterie possono nascondere anche frammenti di verità, tanto che furono inviate al giudice Priore dai tre Pubblici ministeri di Bologna". Gli avvocati Alessandro Gamberini e Luca Moser, difensori del gruppo di familiari delle vittime della Banda della Uno bianca che ha presentato nei mesi scorsi un nuovo esposto alla Procura di Bologna, replicano così alle frasi di ieri dei legali di Roberto Savi, ex poliziotto a capo della banda e di Pietro Gugliotta. Nell’esposto si portano all’attenzione della Procura bolognese le dichiarazioni di Gugliotta, risalenti al 1995, quando Gugliotta riferì di confidenze ricevute da Savi con informazioni su un episodio collegato alla strage di Ustica. Ieri Savi, attraverso il suo difensore, ha smentito, e Gugliotta, sempre tramite un legale, ha detto che le parole di Savi erano millanterie. "Stupisce – aggiungono gli avvocati Gamberini e Moser – che il difensore di Gugliotta veicoli una sua dichiarazione nella quale si preoccupa di una tutela della memoria delle vittime, che certo non gli spetta visto il contributo che il poliziotto ha dato alla banda criminale, limitandosi a riferire ‘l’imbarazzo’ per le dichiarazioni rese, invece del rimorso per la partecipazione ai crimini della banda. Quanto a Savi e alle sue smentite poco valgono: è semmai interessante notare come il riferito, ma inverosimile, movente della dichiarazione di Gugliotta – una ritorsione per averlo chiamato in causa – sembrerebbero riflettere la preoccupazione ancor attuale rispetto al tema vero che è sotteso a tutti gli interrogativi ancora aperti sull’effettivo ruolo ricoperto da costui e dai suoi accoliti nell’ambito della strategia della tensione che ha insanguinato l’Italia per molti anni". (ANSA).