Una famiglia su quattro, tra chi chiedeva l’iscrizione all’asilo nido, aveva un debito con il Comune di Como. L’ammissione vincolata all’essere in regola con le tasse municipali ha portato Palazzo Cernezzi a riscuotere gli arretrati. Per lo più Tari, Imu e polizia locale. Tutte le posizioni sono state sanate, recuperati almeno 26mila euro e, di conseguenza, i bambini risultano tutti iscritti. Ha fatto discutere tutta Italia la decisione dell’amministrazione cittadina di bloccare le famiglie non in regola con i pagamenti. Una politica che – al netto delle polemiche sollevate – sembra dar ragione, al momento, al sindaco quantomeno in termini di risultati.
Il servizio nidi diventa, di fatto, uno strumento di riscossione.
“Abbiamo accolto il 100% delle richieste dei residenti e con il denaro recuperato paghiamo altri servizi. Non erano famiglie indigenti, per le quali c’è l’aiuto dei servizi sociali, quelle che non pagavano” ha detto il sindaco Alessandro Rapinese annunciando, grazie ad una riorganizzazione del personale, un risparmio previsto per quest’anno di oltre 300mila euro per il servizio. Servizio che lo scorso anno, tra costi e rette incassate, ha avuto per l’amministrazione un extra costo di circa 3 milioni.
In totale sono 330 i bambini accolti per l’anno scolastico appena iniziato di cui 171 nuovi iscritti che saranno distribuiti sulle 8 strutture aperte. All’appello – è noto – manca la nona, il nido di Albate che sarà oggetto di lavori per il prossimo triennio per la costruzione del nuovo polo educativo “0-6 anni”. I piccoli spostati in via Giussani con le loro educatrici.
Altra novità che ha fatto discutere, e non poco, pronta a partire è quella relativa alle multe per i genitori ritardatari. Il nuovo regolamento prevede, infatti, 50 euro di sanzione dopo quattro ritardi, che siano in ingresso o in uscita, anche non consecutivi, nello stesso mese. “Il nostro obiettivo non è multare ma responsabilizzare le famiglie” ha spiegato Nicoletta Roperto, assessore alle Politiche educative e vicesindaco di Como.
Le novità presentate oggi
Tra le altre novità: si riduce a tre giorni l’inserimenti dei bambini, un cambiamento non da poco se si pensa che poteva durare in passato anche più di due settimane, poi previsti laboratori ed eventi aperti ai quartieri. Partirà da metà ottobre, invece, l’attività degli Spazi gioco di Sagnino e di via Palestro. Infine definite più ore di formazione per il personale.