(ANSA) – BRANDIZZO, 02 SET – "Sono venuto qui per vedere il luogo dove è morto mio figlio. Volevo cercare di capire che cosa può essere successo quella notte tremenda". A parlare è Massimo Laganà, il padre di Kevin, il più giovane dei cinque operai morti nell’incidente a Brandizzo, arrivato a sorpresa alla stazione. Con lui il padre, la compagna, l’altro figlio, parenti e amici. Tutti con addosso una maglietta con stampato il volto di Kevin. All’interno della stazione hanno percorso i binari fino al luogo dove si è verificato l’incidente e hanno sparato dei petardi. Il padre ha appeso sul muro della stazione un manifesto con la foto del ragazzo e un messaggio della zia ‘Kevin ti amo’. "Non è il momento per lanciare accuse, ora c’è troppo dolore. Nei prossimi giorni però parleremo, mi dovranno spiegare che cosa è successo. Ci hanno detto che una curva impediva di vedere il treno, ma non è così", ha detto Laganà. Ai cronisti i familiari di Kevin hanno detto: "non smettete di parlare di questa tragedia". (ANSA).