Decine di commenti, proposte alternative, ipotesi di modifica, riflessioni sul progetto e anche apprezzamenti per un’aiuola comunque sempre ben curata perché affidata a un privato. Il grande alambicco all’uscita dell’autostrada, all’ingresso a Como, accende il dibattito.
Dopo il servizio di Etv sulla maxi installazione e sull’opportunità di sostituirla con qualcosa di più iconico e rappresentativo di una città che attira turisti da tutto il mondo, comaschi e non discutono su un tema che si trascina da anni, ma più che mai sotto i riflettori in un momento in cui il lago di Como e il capoluogo registrano un boom di visitatori senza precedenti.
Tra i commenti, tante sono le proposte per sostituire l’alambicco. Tra i simboli proposti la pila di Alessandro Volta o una statua dello scienziato. Nella città dell’acqua, c’è chi suggerisce una fontana con i giochi di luce, una scultura con la forma del lago di Como, la silhouette del Lario. Non mancano i suggerimenti su riferimenti al tessile, dalla seta alla cravatta.
La maxi installazione, è bene dirlo, a qualcuno piace. Come appare scontato che sia stato posizionato un alambicco perché la rotonda è curata da un birrificio. Tra i commenti, molti evidenziano come l’affidamento ai privati sia una garanzia di buona manutenzione, evidenziando al contempo quanto il pubblico sia carente, dalla manutenzione delle strade all’asfaltatura.
Il dibattito però è proprio sull’opportunità, anche in chiave turistica, di trovare una nuova soluzione che davvero restituisca un’immagine più rappresentativa della città di Como. Non a caso, nel corso degli anni non sono mancate proposte e suggerimenti per cambiare volto all’alambicco. Che, intanto, resta la prima immagine della città accompagnata dalla scritta “Benvenuti a Como”.
Con tutti i problemi che ci sono da risolvere a como, l’interesse va su Alambicco che non vedo quale problema abbia essendo anche una struttura ben tenuta e sempre a posto ( migliora tela con qualche luce o abbellimento).
Che guardassero altre rotonde che fanno veramente schifo