(ANSA) – ROMA, 30 AGO – Poche ore dopo la rielezione del presidente del Gabon, Ali Bongo Ondimba, al potere da 14 anni, per il terzo mandato, un gruppo di militari ha annunciato l’annullamento delle elezioni e lo scioglimento di "tutte le istituzioni della Repubblica" del Paese dell’Africa centrale. Hanno anche disposto la chiusura delle frontiere del Gabon, che confina con il Congo, la Guinea equatoriale e il Camerun. La situazione è ancora confusa ma la Farnesina e l’Alto commissario Ue per la politica estera Josep Borrell hanno comunque invitato alla prudenza. Ali Bongo Ondimba è stato rieletto nelle elezioni di sabato con il 64,27% dei voti battendo in scrutinio unico il suo principale rivale Albert Ondo Ossa, che ha ottenuto solo il 30,77% delle preferenze, così come altri 12 candidati che hanno raccolto solo briciole, ha spiegato il presidente del Centro elettorale gabonese (Cge) Michel Stéphane Bonda. Il tasso di partecipazione al voto è stato del 56,65%. Poco dopo una decina di soldati gabonesi ha annunciato con un comunicato stampa letto sul canale televisivo statale Gabon 24 l’annullamento delle elezioni e lo scioglimento delle istituzioni motivandolo con l’aver constatato "un governo irresponsabile e imprevedibile che provoca un continuo deterioramento della coesione sociale che rischia di portare il Paese nel caos" "La situazione in Gabon è confusa – ha detto Borrell -. Se il golpe militare sarà confermato, ciò accrescerà l’instabilità nell’intera regione. Ne discuteremo". Parlando prima del Consiglio informale dei ministri della difesa Ue a Toledo ha osservato che "tutta la regione è in una situazione veramente difficile. E i ministri della Difesa e quelli degli Esteri discuteranno di come mettere in campo la nostra strategia. E’ un dossier importante per l’Europa", ha aggiunto. La Farnesina, intanto, segue la situazione in Gabon e invita alla "prudenza" gli italiani che si trovano nel Paese. "La Farnesina monitora l’evoluzione della situazione nel Paese. Ambasciata a Libreville operativa. Invitiamo i connazionali alla prudenza. Per qualsiasi emergenza o segnalazione è possibile contattare la nostra Unità di Crisi al numero +39 06 36225", scrive il ministero su X. (ANSA).