(ANSA) – ROMA, 28 AGO – Un anno dopo le inondazioni che hanno devastato il Pakistan e causato lo stato di emergenza nazionale, milioni di bambini hanno ancora bisogno di assistenza umanitaria e accesso ai servizi essenziali. E’ quanto avverte l’Unicef che denuncia un sottofinanziamento degli interventi di aiuto nel Paese. Le piogge monsoniche di questa stagione stanno esacerbando le condizioni già difficili per le comunità colpite dalle inondazioni. "Gli sforzi di recupero continuano, ma non bastano e i bambini del Pakistan rischiano di essere dimenticati", ha dichiarato Abdullah Fadil, rappresentante del Fondo delle Nazioni Unite per l’infanzia in Pakistan. L’agenzia delle Nazioni Unite stima, infatti, che 8 milioni di persone, circa la metà dei quali bambini, continuano a vivere senza accesso all’acqua potabile sicura nelle aree colpite dalle inondazioni. Negli ultimi dodici mesi, l’Unicef ha sottoposto a screening 2,1 milioni di bambini per malnutrizione acuta grave e ha ricoverato 172.000 bambini per cure salvavita. In totale, più di 1,5 milioni di bambini hanno bisogno di interventi nutrizionali salvavita nei distretti colpiti dalle inondazioni, mentre la richiesta dell’Unicef di 173,5 milioni di dollari per fornire assistenza è finanziata solo per il 57%.Le inondazioni dello scorso anno hanno danneggiato o distrutto infrastrutture vitali, tra cui 30.000 scuole, 2.000 strutture sanitarie e 4.300 sistemi idrici. "Non possiamo dimenticare i bambini del Pakistan. Le acque alluvionali sono scomparse, ma i loro problemi rimangono, in questa regione dove il clima è instabile", ha insistito Fadil. (ANSA).