(ANSA) – VERONA, 12 AGO – Chiesa di Negrar gremita stamane per l’ultimo saluto a Chris Obeng Abom. Il paese della Valpolicella si è fermato che il funerale del baby calciatore, neppure quattordicenne, investito la sera del 31 luglio lungo la strada provinciale nella frazione di San Vito da un pirata che era fuggito senza prestare soccorso. Il ragazzo era deceduto il mattino seguente all’ospedale di Verona. Familiari, amici, compagni di squadra e di scuola e la comunità ghanese (il paese da cui è originaria la famiglia di Chris) si sono stretti attorno al papà Emmanuel e alla mamma Diana, straziati dal dolore, a al fratello e alla sorella della giovane vittima. Presente il sindaco di Negrar, Roberto Grison, con altri amministratori della Valpolicella. Sulla bara è stata distesa la maglia numero 17 amaranto e azzurra della Polisportiva Negrar, la squadra dove giocava dall’età di 7 anni, sognando di diventare un campione. Tanti palloncini bianchi si sono levati in cielo dal sagrato della chiesa, che ha accolto tutte le persone che non sono riuscite ad entrare in chiesa. All’uscita del feretro la comunità ghanese ha intonato un canto. Poi la processione fino al cimitero, dove si è conclusa la cerimonia. Un rito interconfessionale: in Chiesa con il parroco di Negrar, don Luca Masin, poi al cimitero con la cerimonia pentecostale, presieduta dal pastore John Baptist Suglo. (ANSA).