“Bene i sei milioni e mezzo per sistemare le scuole, ma i nostri Comuni hanno danni per 65 milioni”.
E’ la sintesi del messaggio inviato alla Regione Lombardia dai dieci sindaci dei paesi più colpiti da grandine e alluvioni del 21 e 24 luglio scorsi, tra i quali i comaschi Rovellasca, Rovello Porro, Lomazzo e Turate.
Nei giorni scorsi la giunta regionale ha stanziato 6,5 milioni per interventi su scuole, asili e nidi danneggiati. “Prendiamo atto con soddisfazione della rapidità dimostrata da Regione Lombardia – scrivono i sindaci – Al contempo ci vediamo costretti a confermare che la dimensione dei danni subiti dai nostri Comuni è valutabile in una cifra non inferiore alle dieci volte quella stanziata. Da tale stanziamento rimangono, inoltre, esclusi i nostri immobili non destinati ai servizi scolastici. Siamo poi molto preoccupati tanto per l’assoluta assenza di qualsiasi riferimento nella delibera regionale agli ingenti danni subiti dal patrimonio privato dei nostri concittadini – continuano i sindaci – molti dei quali ancora con le loro abitazioni prive di copertura, quanto per il fatto che il Consiglio dei Ministri abbia concluso la sua attività in vista della pausa estiva senza deliberare lo stato di emergenza, pure richiesto da Regione Lombardia.
Tutto ciò lascia intendere che, nella migliore delle ipotesi, non ci saranno ulteriori provvedimenti né a livello regionale, né a livello centrale, prima dei prossimi mesi di settembre-ottobre, mentre quanto accaduto ai nostri cittadini e alle nostre attività produttive e agricole richiede risposte immediate”.
La conclusione è amara: “Dagli enti sovraordinati tutti noi ci saremmo aspettati diversa attenzione”.