Un quadro in chiaroscuro per le aziende comasche quello che emerge dall’Osservatorio congiunturale di Confindustria Como nel primo semestre 2023. Il confronto con i primi sei mesi del 2022 rivela una diminuzione per domanda e fatturato (-3,2% e -0,6%), mentre l’attività produttiva risulta in crescita (+2,1%). Il raffronto congiunturale con il semestre luglio-dicembre 2022 evidenzia invece un incremento medio pari al +2,1% per i tre indicatori.
Si conferma per le aziende comasche una forte presenza sui mercati internazionali. Il 30,2% del fatturato nella prima metà dell’anno è determinato dall’export dei prodotti realizzati dalle realtà del territorio. Gli stati dell’Europa occidentale rappresentano la principale area di destinazione delle merci al di fuori dell’Italia. Seguono gli Stati Uniti e l’Europa dell’Est.
Nonostante le problematiche ancora presenti che riguardano in particolare l’approvvigionamento di materie prime e le catene di fornitura, le imprese comasche hanno confermato di essere attive su progetti e investimenti. I primi sei mesi dell’anno sono caratterizzati, sul versante dell’occupazione, da una generale tenuta dei livelli. Oltre un’azienda su due ha segnalato difficoltà nel reperire personale con esperienza.
“Permangono alcuni punti critici, – commenta Gianluca Brenna, presidente di Confindustria Como – a partire dalla contrazione dei margini di profitto, causata da maggiori costi operativi, e dall’incremento dei costi dell’accesso al credito, generati dall’innalzamento dei tassi di interesse. La maggior parte delle imprese si trova a dover fare i conti con la difficoltà nel reperimento di nuovi collaboratori. L’impegno di Confindustria Como – conclude – sarà a favore di un efficace orientamento dei giovani e a supporto di una formazione, anche di alto profilo, professionalizzante”.