(ANSAmed) – BEIRUT, 03 AGO – Una calma tesa si respira stamani alla periferia di Sidone, in Libano, dove sono ripresi violenti nella notte scontri tra fazioni palestinesi rivali scoppiati sabato scorso e che finora hanno causato la morte di 13 persone e decine di feriti. Media locali riferiscono di nuovi combattimenti scatenatisi nelle ultime ore nel campo di Ain al Helwe, trasformato nel corso dei decenni in un vero e proprio quartiere alla periferia di Sidone, 40 km a sud di Beirut. L’esercito libanese non può però entrare nell’area in base ad accordi raggiunti nel lontano 1969 con le fazioni palestinesi basate in Libano. Nel campo di Ain al Helwe si combatte per il controllo di alcune aree del quartiere in un contesto regionale e inter-palestinese molto teso. Al Cairo, in Egitto, sono fallite le trattative per una riconciliazione tra Fatah, il partito del presidente Mahmud Abbas (Abu Mazen) basato in Cisgiordania, e Hamas, il movimento palestinese che controlla la Striscia di Gaza e che è sostenuto dall’Iran. I dirigenti di Fatah ad Ain al Helwe hanno puntato il dito contro "esponenti dell’Isis" infiltratisi nel campo palestinese. Ma gli scontri di Ain al Helwe vedono da giorni coinvolti miliziani di Fatah e loro rivali di altre fazioni vicine a Hamas e al movimento sciita filo-iraniano Hezbollah, che di fatto controlla vaste aree del sud del Libano e che da anni coopta gruppi palestinesi dentro e fuori i campi profughi. (ANSAmed).