(ANSA) – ROMA, 01 AGO – "Siamo profondamente preoccupati per il rapido deterioramento della situazione umanitaria nel Nagorno-Karabakh a causa del blocco in corso da parte dell’Azerbaigian del Corridoio Lachin in violazione dei suoi impegni ai sensi della dichiarazione di cessate il fuoco del 9 novembre 2020 e della sentenza giuridicamente vincolante del la Corte internazionale di giustizia del 22 febbraio 2023, ribadita il 6 luglio 2023". Lo dichiarano in una nota diffusa dall’Eurocamera il presidente della delegazione per le relazioni con il Caucaso meridionale del Parlamento europeo, l’eurodeputata Marina Kaljurand, il relatore permanente del Parlamento europeo sull’Armenia, l’eurodeputato Andrey Kovatchev, e il relatore permanente del Parlamento europeo sull’Azerbaigian, l’eurodeputata Željana Zovko. "Già da quasi otto mesi la popolazione locale del Nagorno-Karabakh subisce le conseguenze del blocco, sopravvivendo solo grazie alla produzione locale e agli aiuti umanitari essenziali, in particolare da parte della Croce rossa. L’estensione del blocco da parte dell’Azerbaigian alle forniture umanitarie nelle ultime settimane ha ora portato alla scarsità di generi alimentari di base, prodotti medici salvavita e altri beni essenziali, mentre la carenza di carburante ha interrotto la produzione e la distribuzione locale", spiegano gli eurodeputati. "Anche le evacuazioni mediche da parte della Croce rossa sono state interrotte. I circa 120.000 abitanti del Nagorno-Karabakh stanno affrontando una crisi umanitaria che richiede urgente attenzione da parte della comunità internazionale", conclude la nota. (ANSA).