(ANSA) – TORINO, 26 LUG – Avvocati, psicologi, nutrizionisti, coach. C’è un mondo dietro al settore del gaming, degli e-sport e della creazione di contenuti digitali che supporta sia i professionisti che gli appassionati, affrontando gli aspetti legati all’attività online e virtuale. A cominciare da quello della salute, fisica e psicologica, come raccontato nel talk di Area X dedicato a ‘Protezione e Esport’. "I rischi principali – spiega Stefania Straniero, psicologa dello sport esperta di e-sport – sono burnout, sindrome da stress che rischia di portare a un abbandono precoce della professione, tilt, blackout mentale, in cui il giocatore inizia a perdere il controllo e rischia di mettere in atto comportamenti molto aggressivi soprattutto a livello verbale, e il gaming disorder. Il consiglio più importante è organizzare la giornata, fare delle pause, coltivare anche altri interessi e mantenere una rete di amici". Sul fronte fisico c’è l’aspetto dell’alimentazione. "Serve una vera e propria educazione alimentare" spiega Giacomo Astrua, dietista e nutrizionista esperto nel settore e-sport". Fra le figure che ricoprono un ruolo di protezione ci sono poi quelle legali. "E’ un mondo – dice l’avvocato Andrea Mileto, responsabile divisione legale di diritto sportivo e degli e-sports di Lexant – che ha la necessità di prevenire e proteggersi dai rischi, ad esempio cybercriminalità, cyberbullismo, reati a sfondo sessuale, furto di identità digitale. L’educazione digitale è fondamentale per prevenire". Nonostante questi ostacoli per l’avvocata Simona Cardillo, sustainability manager di Lexant, "il potenziale che il mondo del gaming e degli e-sport ha rispetto alla promozione di valori come inclusione, lotta al cyberbullismo, rispetto delle differenze, parità di genere, è enorme". (ANSA).