(ANSA) – DORGALI, 26 LUG – Il numero chiuso nella spiaggia di Cala Luna, annunciato dalla sindaca di Dorgali Angela Testone e che prevede massimo 600 presenze, provoca più di una polemica. Dopo gli operatori turistici e i trasportatori marittimi di Dorgali – a Cala Luna si accede solo dal mare – che rimproverano alla sindaca di non aver previsto per tempo il provvedimento, a scagliarsi contro l’ordinanza della collega, che verrà emanata a giorni, è il sindaco di Baunei Stefano Monni, che rivendica una decisione condivisa. "Cala Luna è anche nostra" dice il primo cittadino del paese ogliastrino. "Apprendo con stupore del contenuto delle dichiarazioni rilasciate alla stampa dalla sindaca di Dorgali su Cala Luna – spiega Monni -. Nei giorni scorsi abbiamo avuto un confronto all’esito del quale era stato convenuto di individuare insieme l’entità del numero chiuso delle presenze massime nell’arenile di Cala Luna. Ora, considerato che anche il comune di Baunei ha competenza, giurisdizione e responsabilità sulla spiaggia di Cala Luna, chiedo ufficialmente alla sindaca di Dorgali di non adottare alcun atto che non sia pienamente condiviso con il comune di Baunei". Cala Luna, perla naturalistica del Golfo di Orosei, è contesa da decenni dai due comuni, anche a colpi di carte bollate: la gestione del pontile, per la cui costruzione il comune di Dorgali ha vinto l’appalto della Regione, è approdato al Consiglio di Stato. E ora la contesa si inasprisce: "Il numero chiuso su Cala Luna, che vogliamo e che abbiamo più volte proposto, dev’essere innanzitutto un numero giusto, che tenga conto anche della proporzione con i numeri da noi già adottati nelle altre cale del golfo, che altrimenti andrebbero in sofferenza", conclude il sindaco di Baunei (ANSA).