(ANSA) – ROMA, 22 LUG – L’arresto di ieri dell’ex ufficiale dei servizi russi (Fsb) e ardente ultranazionalista Igor Girkin, detto Strelkov (il fuciliere o lo sparatutto), potrebbe essere la manifestazione pubblica di uno spostamento dell’equilibrio di potere tra le fazioni del Cremlino, forse a scapito del Servizio di sicurezza federale russo (Fsb), in cui Girkin aveva prestato servizio. E da cui potrebbe essere ancora protetto. Lo scrive nel suo ultimo report il think tank statunitense Isw (The insitute for the study of war). I documenti emersi nell’udienza di ieri in tribunale a Mosca indicano che le autorità russe hanno aperto un dossier contro Girkin il 18 luglio, giorno in cui ha pubblicato diverse dure critiche al presidente russo Vladimir Putin. Alcune fonti hanno ipotizzato inoltre che le lamentele della milizia Wagner nei confronti di Girkin possano aver scatenato il suo arresto. Girkin, secondo gli analisti dell’Isw, ha probabilmente il sostegno di un ‘potente’ all’interno della leadership russa, forse proprio dentro l’Fsb che ha promosso i propri interessi utilizzando Girkin come tramite per rivelare sul suo seguitissimo blog informazioni alla comunità ultranazionalista russa. Il think tank ricorda che le autorità russe hanno arrestato il 14 luglio l’ex ufficiale dell’Fsb Mikhail Polyakov, che avrebbe gestito diversi canali Telegram popolari che speculavano sulle dinamiche interne al Cremlino e al ministero della Difesa russo tra le diverse fazioni. Le autorità russe hanno inoltre avviato un procedimento penale contro l’ex colonnello del Direttorato principale dei servizi segreti (Gru) Vladimir Kvachkov, vicino a Girkin, con l’accusa di aver screditato le Forze armate russe il 18 luglio, lo stesso giorno in cui è stata aperta l’accusa penale di Girkin. È possibile che alcuni funzionari russi stiano cercando di minare la reputazione di una struttura di sicurezza o di un silovik (rappresentante di un’agenzia statale) che ha protetto Girkin. Un blogger militare russo ha osservato che l’attenzione dei media sull’arresto di Polyakov suggerisce che qualche figura senza nome stia cercando di rovinare la reputazione dell’Fsb. (ANSA).