Un ispettore della polizia stradale di Como è indagato perché avrebbe indotto un agente, che aveva fermato un camionista per un controllo, ad essere indulgente perché l’autista era un amico. L’indagine sul presunto favore, coordinata dal sostituto procuratore Antonia Pavan, è sfociata in un provvedimento di sospensione dal servizio per un anno per l’ispettore, 50 anni, accusato di induzione indebita a dare o promettere utilità. L’episodio al centro dell’indagine è riferito a un controllo effettuato lo scorso anno sulla Regina.
Nel primo interrogatorio l’ispettore, difeso dal legale Edoardo Pacia, si è avvalso della facoltà di non rispondere. “Aveva ricevuto l’avviso solo il giorno prima e senza l’indicazione delle contestazioni, non era possibile rispondere – spiega il legale -. Ora stiamo valutando di presentare un’istanza per chiedere l’annullamento della sospensione e in quell’ambito per rendere dichiarazioni. L’ispettore contesta fermamente le accuse”.