(ANSA) – BOGOTÁ, 09 LUG – I presidenti della Colombia e del Brasile, Gustavo Petro e Luiz Inacio Lula da Silva hanno partecipato ieri a Leticia, città colombiana alla frontiera con Brasile e Perù, alla sessione di chiusura di una conferenza di ministri dell’Ambiente dei Paesi della regione amazzonica, confermando il loro impegno a sostenere le misure necessarie a preservarla, rafforzando in primo luogo l’Organizzazione del trattato della cooperazione amazzonica (Otca). Riferendosi alla conferenza di Leticia, ma anche a tutti gli altri appuntamenti organizzati a livello internazionale per preservare il pianeta, Petro ha detto che "questi incontri, queste lotte comuni, queste discussioni, hanno a che fare con la difesa della vita, un concetto semplice, ma senza il quale tutto il resto è superfluo". Il capo dello Stato colombiano ha ricordato le proposte fondamentali del suo governo volte a superare la dipendenza dell’economia del suo Paese dalla produzione di energie fossili e non rinnovabili come petrolio e gas. Una strada che, a suo avviso, dovrebbero intraprendere tutte le Nazioni del pianeta se volessero "evitare la sesta estinzione della vita sul pianeta" evocata in uno studio pubblicato dalla Biological Reviews. Infine Petro ha rilanciato la proposta di un fondo multilaterale per finanziare "le forze sociali, contadini, contadini, gente umile in genere, che oggi sono l’agente di distruzione della giungla". Da parte sua Lula ha invitato i "Paesi ricchi" a rispettare la "promessa fatta a Copenaghen, nel 2009, di 100 miliardi di dollari l’anno per l’azione per il clima". Il leader sudamericano ha infine ribadito che le Nazioni sviluppate sono quelle che "hanno storicamente emesso la maggior quantità di gas serra". (ANSA).