(ANSA) – RABAT, 09 LUG – Una rara ‘Ferrari GT 250’ disegnata da Pinin Farina sarà battuta all’asta da Sotheby’s tra qualche settimana (https://rmsothebys.com/en/auctions/mo23/monterey/lots/r0060-195 6-ferrari-250-gt-coupe-speciale-by-pinin-farina/1358220). I collezionisti sono in fibrillazione. E il Marocco segue con ansia l’evento perché questa Ferrari è stata l’auto di Mohammed al-Khamis bin Yusef bin Hassan al-Alawi, meglio noto come Mohammed V, re del Marocco, nonno dell’attuale regnante. Questo gioiello del made in Italy è "l’ultima delle quattro coupé con la carrozzeria in stile Superamerica di Pinin Farina, ed è una delle tre costruite senza prese d’aria sui parafanghi", informa il sito della Casa d’aste. Quando uscì dalla carrozzeria nell’agosto del 1956, fu consegnata all’allora re del Marocco, rientrato in patria da poco, dopo l’esilio cui lo costrinsero i francesi. Solo a febbraio del 1956 il Marocco ottenne l’indipendenza, proprio grazie a re Mohammed V, cultore del lusso e appassionato di auto. Questa Ferrari, elegante, ma sportiva, nell’immaginario dei marocchini è il regalo personale che Mohammed V si concesse proprio per celebrare l’indipendenza conquistata a fatica. Del resto, si deve a lui l’avvio della collezione di automobili che oggi fa parte della casa reale. Oltre alla Ferrari 250 GT che sarà presto battuta all’asta e che porta ancora la targa in arabo, era proprietario di un’auto da parata Delahaye e fu sul punto di acquistare la famosa concept car DeSoto Adventurer II. C’è una foto che risale agli Anni ’30 e che lo ritrae di fronte a una coupé Panhard mentre il figlio, il futuro re Hassan II, siede su un’automobilina a pedali Panhard in scala. La storia della Ferrari 250 GT appartenuta al re ha poi seguito il suo corso, passando più volte di mano e finendo negli Stati Uniti, in Florida, dove l’ultimo proprietario l’ha custodita per quasi 50 anni. Ora si aspettano le offerte e c’è da giurare che saranno all’altezza di un’auto da re. (ANSA).