(ANSA) – TRIESTE, 06 LUG – Il Tribunale di Trieste ha stabilito che l’Azienda sanitaria universitaria Giuliano Isontina accerti se una donna – che ha chiesto di accedere al suicidio medicalmente assistito – "sia affetta da patologia irreversibile, fonte di sofferenze fisiche o psichiche ritenute dalla stessa intollerabili" e se "sia pienamente capace di prendere decisioni libere e consapevoli", disponendo che "sia mantenuta in vita da trattamenti di sostegno vitale". La donna, affetta da sclerosi multipla, aveva presentato ricorso d’urgenza nei confronti di Asugi nel maggio scorso. Del caso si occupa l’Associazione Luca Coscioni. (ANSA).