(ANSA) – POMIGLIANO D’ARCO, 27 GIU – Oltre un centinaio di bambini della Caritas diocesana di Acerra (Napoli), hanno deposto un mazzo di girasoli e rose rosse sulla panchina di via Gramsci a Pomigliano d’Arco, dove di solito sostava Frederick Akwasi Adofo, il 43enne senzatetto ucciso a botte la scorsa settimana da due ragazzi di 16 anni, sottoposti a fermo con l’accusa di omicidio volontario aggravato da futili motivi e crudeltà. I bambini, che partecipano al centro diurno della Caritas acerrana, hanno portato anche uno striscione, poi attaccato poco distante dalla panchina, con le impronte colorate delle proprie mani e la scritta "Siamo tutti Frederick". Ad accogliere i piccoli, accompagnati dal direttore della Caritas di Acerra, Vincenzo Castaldo, e dai volontari, c’era don Pasquale Giannino, parroco della chiesa San Francesco, il direttore della Caritas diocesana di Nola, don Arcangelo Iovino, ed il vicedirettore, Raffaele Cerciello. Castaldo ha spiegato che al centro sono accolti anche bambini e ragazzi che provengono da realtà difficili: "Ai ragazzi – ha detto – abbiamo spiegato che anche un "semplice" gesto di derisione può avere conseguenze tragiche. Dobbiamo far capire ai giovani, ai ragazzi, che il nostro comportamento deve essere sempre teso verso il prossimo". "Oggi mi state dicendo ‘svegliati, devi avere più attenzione verso gli ultimi’ – ha detto invece don Pasquale rivolgendosi ai ragazzi – ed io vi dico grazie a nome di Frederick, e vi chiedo di aiutarci, voi che siete bambini e ragazzi, a costruire un domani più solidale, più attento, migliore. Su questa panchina – ha aggiunto – c’era un fratello nostro, che non chiedeva nulla, ed aveva il "barbaro coraggio" di sorridere a tutti, la sua arma era l’accoglienza, stendeva la mano per aiutarti. E noi che eravamo abituati a questo nostro fratello, non abbiamo fatto abbastanza, forse niente. Oggi voi, con la vostra presenza, mi indicate la strada per aiutare gli ultimi". La salma di Frederick, ancora a disposizione dell’autorità giudiziaria, essere sepolta nel cimitero di Pomigliano d’Arco dove, probabilmente si celebrerà anche il rito funebre dell’immigrato che era cristiano. (ANSA).