(ANSA) – CATANZARO, 24 GIU – La Regione Calabria, su disposizione del governatore Roberto Occhiuto, ha diffidato la Bieco srl, la società che gestisce la discarica di Scala Coeli, in provincia di Cosenza, "affinché intraprenda con la massima urgenza – è detto in un comunicato – ogni iniziativa possibile, con gli oneri finanziari a suo carico, per interrompere la fuoriuscita di percolato dall’impianto, a causa della rottura di un tubo, e per ripulire i corsi d’acqua contaminati dagli sversamenti degli ultimi giorni". L’iniziativa é stata presa dopo che il direttore generale del Dipartimento Ambiente della Regione, Salvatore Siviglia, su input del presidente Occhiuto, ha incontrato il presidente della Provincia di Crotone, Sergio Ferrari, ed i sindaci di Crucoli, Giovanni Cataldo Librandi, Cariati, Cataldo Minò, Scala Coeli, Giovanni Matalone, e Terravecchia, Paolo Pignataro, in relazione all’emergenza ambientale che si é determinata in tutta l’area su cui sorge la discarica. Comunicazione della diffida della Regione Calabria é stata inviata alla Procura della Repubblica di Castrovillari, che ha aperto un’inchiesta per accertare eventuali responsabilità nella fuoriuscita del percolato e sequestrato la discarica. "Occorre intervenire con tempestività – é detto nella nota della Regione Calabria – per salvaguardare l’ambiente, il mare e le falde acquifere e per garantire la sicurezza dei cittadini. La Regione, attraverso ArpaCal, sta monitorando la situazione e sta seguendo con attenzione l’emergenza in atto, mettendosi a disposizione degli enti locali per ogni possibile supporto". "La Bieco srl – conclude il comunicato – è responsabile di quanto é accaduto e dovrà ripristinare a sue spese la regolare funzionalità della discarica di Scala Coeli". (ANSA).