Un agente della polizia penitenziaria è stato colpito con un pugno in faccia da un detenuto. L’aggressione è avvenuta ieri, nel carcere del Bassone a Como. L’agente è stato portato al pronto soccorso per la sospetta frattura del setto nasale.
La notizia dell’ennesimo episodio di violenza nel carcere del Bassone è stata data da Alfredo Rinaldi, della segreteria provinciale dell’Unione Sindacati Polizia Penitenziaria. “Ancora una volta – ha dichiarato – Como è scenario di un’aggressione. Un detenuto ha colpito un agente con un pugno, strappandogli anche la maglietta. Futili motivi per colpire un agente che sta semplicemente svolgendo il proprio lavoro”.
L’aggressore è stato bloccato e isolato dai colleghi dell’agente ferito. “Como è una delle purtroppo tante strutture in cui la gestione dei detenuti è diventata impossibile – ha commentato Gian Luigi Madonia, segretario regionale dell’Uspp Lombardia – Il lodevole lavoro della polizia penitenziaria riesce sempre a limitare i danni. Ma fino a quando potrà durare questa resistenza da parte del personale? Da troppo tempo sentiamo parlare di protocolli operativi, disciplina nelle carceri, dignità al personale, ma nulla è cambiato. Anzi la sensazione è proprio opposta, si sta solo peggiorando, perché aumenta la consapevolezza tra i detenuti della debolezza del sistema dal punto di vista normativo e organizzativo. Siamo di fronte ad un’escalation, di cui tutti parlano ma nessuno se ne occupa in concreto”.
“Rinnoviamo il nostro appello – ha aggiunto Madonia – a chi si mostra vicino alla polizia penitenziaria, al fine di dare una vera accelerazione sulle promesse. Intanto riflettiamo tutti sul significato simbolico del detenuto che strappa una maglietta che rappresenta lo Stato”.