(ANSA) – ATENE, 20 GIU – Nove superstiti del naufragio di Pylos, ascoltati come testimoni dall’Autorità portuale di Kalamata, hanno confermato con lievi variazioni nella ricostruzione che il naufragio sarebbe stato causato dalla motovedetta della Guardia costiera greca, dopo il tentativo di trainare con una corda il peschereccio. Lo riporta il sito di Kathimerini, che ha raccolto le testimonianze di alcuni sopravvissuti. Il capovolgimento dell’imbarcazione, secondo il loro racconto, sarebbe avvenuto poco dopo il secondo tentativo da parte della Guardia costiera di agganciare il peschereccio con la corda, perché il primo era andato a vuoto. Uno dei sopravvissuti descrive le turbolenze in acqua causate dal tentativo di rimorchio del peschereccio. "L’hanno tirato con forza per due o tre minuti e tutti hanno fischiato perché si fermassero. E non ci hanno sentito. Tutti fischiavano e facevano segno di smettere di tirare, perché tiravano forte e creavano tutte queste onde", racconta. Un altro aggiunge: "Per i primi minuti siamo andati avanti, ma poi la guardia costiera ha girato a destra ed è così che la nave si è ribaltata". Il primo sopravvissuto prosegue: "Quando la nave si è ribaltata sul posto, la Guardia costiera ha tagliato la corda e ha proseguito da sola. Si è allontanata e tutti abbiamo gridato. Dopo 10 minuti sono tornati con delle piccole barche per prendere le persone, ma non sono arrivati dove si trovava la barca, hanno preso solo quelli che avevano nuotato e si erano allontanati", racconta a Kathimerini. (ANSA).