(ANSAmed) – TEL AVIV, 18 GIU – Il governo israeliano ha approvato oggi una risoluzione che contribuirà a snellire in maniera significativa il processo di autorizzazione per la costruzione di nuovi alloggi in Cisgiordania. Da ora in poi la estensione degli insediamenti ebraici necessiterà una autorizzazione dei vertici politici (primo ministro e ministro della Difesa) solo nella fase iniziale della progettazione ed in quella finale, che consiste nella pubblicazione degli appalti per gli imprenditori edili. In precedenza, nota la radio pubblica Kan, le fasi intermedie erano quattro e l’intero iter poteva richiedere anche alcuni anni per il suo completamento. Adesso la supervisione dell’estensione degli insediamenti è stata assegnata a Bezalel Smotrich, leader del partito ‘Sionismo religioso’ che funge sia da ministro della Finanze sia da ministro all’Interno del ministero della Difesa. Il suo obiettivo, secondo Kan, è di equiparare la progettazione urbana negli insediamenti in Cisgiordania a quella in vigore nelle città in territorio israeliano. Questa settimana inoltre, secondo i media, in Cisgiordania stanno per essere approvati progetti per la costruzione di 4.560 alloggi. Di essi, 1.322 hanno raggiunto la fase finale mentre 3.238 sono ancora in quella iniziale. Questi provvedimenti rischiano di acuire le tensioni fra Israele e Stati Uniti in quanto domani a Gerusalemme è attesa Barbara Leaf, una dirigente del Dipartimento di Stato che ha in programma colloqui con i leader israeliani e palestinesi. Da Ramallah il segretario generale del comitato esecutivo dell’Olp Hussein a-Sheikh ha subito denunciato i progetti israeliani per l’acceleramento della colonizzazione. Una protesta diplomatica è giunta anche dalla Giordania. (ANSAmed).