(ANSA) – GENOVA, 17 GIU – Un italiano ultrasettantenne, S.A., abitante a Sanremo (Imperia) è stato tratto in arresto stamani dalla sezione di polizia giudiziaria del Tribunale di Imperia, sotto il coordinamento della locale Procura, con l’accusa di omicidio volontario aggravato dai motivi abietti e futili e la soppressione di cadavere di Sargonia Dankha, 21enne di origini irachene, naturalizzata svedese. L’omicidio, secondo gli inquirenti, avvenne in Svezia nel 1995. La sparizione della giovane, della quale non fu mai ritrovato il corpo, è rimasto per anni un vero e proprio cold case. A risolverlo sono stati gli inquirenti italiani, volati in Svezia nelle scorse settimane dopo che la famiglia di Sargonia Dankha, mai arresasi alla scomparsa della ragazza, tramite un avvocato di Milano ha sporto denuncia alla Procura di Imperia. Un atto compiuto perché, nonostante i gravi indizi contro S.A., che all’epoca dei fatti aveva una relazione altalenante con la giovane donna, le autorità svedesi non potevano processarlo per omicidio in mancanza del cadavere della vittima. A seguire il caso, in Italia, sono stati il procuratore capo di Imperia, Alberto Lari, e i sostituti Maria Paola Marrali e Matteo Gobbi. Quest’ultimo è volato in Svezia, dove ha recuperato i faldoni delle indagini svolte dai colleghi svedesi e li ha portati in Italia, dove sono stati tradotti da un interprete su nomina della Procura. Secondo gli inquirenti, l’italiano, che in Svezia gestiva un ristorante, avrebbe ucciso la giovane compagna in occasione dell’ultimo incontro, per poi nasconderne il corpo. A suo carico, secondo l’accusa, ci sarebbero prove schiaccianti. (ANSA).