(ANSA) – NAIROBI, 15 GIU – La corte di Mombasa, in Kenya, ha dato il via oggi alle udienze per 65 dei 95 seguaci della cosiddetta "setta del digiuno" di Shakaola, nell’entroterra costiero del paese, che sono stati recuperati ancora vivi e sono stati accusati di tentato suicidio, considerato un reato in Kenya. Mentre le vittime accertate sono salite a 318, dopo le ultime quattro riesumazioni da fosse comuni nella foresta di Shakaola, altri sedici membri della setta, considerati complici del predicatore Paul Mackenzie che incitava gli adepti all’astinenza a cibo e bevande "per vedere Gesù", sono a loro volta da giorni in sciopero della fame e ieri sono apparsi in condizioni visibilmente precarie davanti al giudice. Come riporta la Bbc, i procuratori di Stato stanno ora cercando di tenere in celle separate gli accusati e di sottoporli ad alimentazione forzata, ma nonostante queste precauzioni, le stazioni di polizia dove sono detenuti non hanno la capacità in termini di spazio, cibo e strutture mediche. (ANSA).