(ANSA) – MILANO, 07 GIU – La casa a Senago, nel Milanese, in cui sabato 27 maggio, Alessandro Impagnatiello ha ucciso a coltellate Giulia Tramontana, la sua fidanzata al settimo mese di gravidanza, era perfettamente in ordine e ripulita, tant’è che le moltissime tracce repertate ieri durante il sopralluogo sono state individuate grazie al luminol. Chi era sul posto, è stato riferito, è rimasto colpito dalla grande attenzione con cui tutto era stato pulito e dall’ordine definito "maniacale". Ciò ha portato a ritenere Impagnatiello una persona, è stato riferito da fonti qualificate, che avrebbe comportamenti "ossessivo compulsivi". Per Impagnatiello si profila, come accade in questi casi, una richiesta di processo con rito immediato, quando le indagini saranno concluse. Quando avrà raccolto tutti gli elementi la Procura potrà contestare nuovamente nella richiesta di immediato, su cui dovrà esprimersi il gip (con questo rito si salta l’udienza preliminare), l’aggravante della premeditazione, esclusa nell’ordinanza di custodia. Il termine per chiedere l’immediato è 6 mesi dalla misura cautelare. Oltre alle ricerche on line più vicine all’orario dell’omicidio, avvenuto la sera di sabato 27 maggio, nelle indagini condotte dai carabinieri e coordinate dall’aggiunto Letizia Mannella e dal pm Alessia Menegazzo è stato accertato che il barman 30enne qualche giorno prima, 5 o 6 giorni prima, da quanto è stato riferito, avrebbe cercato sul web "veleno topi umano" e una confezione di topicida è stata sequestrata ieri nell’abitazione. Il caso dell’omicidio di Giulia Tramontano, comunque, stando a quanto riferito in Procura, "è chiuso". Anche se mancano da approfondire eventuali profili di favoreggiamento che, ad ogni modo, potrebbero essere difficilmente contestabili a familiari, essendo prevista in questi casi una causa di non punibilità. (ANSA).