Le aziende metalmeccaniche comasche hanno mostrato una situazione congiunturale rispetto all’inizio dell’anno, principalmente orientata alla stabilità, in linea con gli altri settori merceologici. Gli ordini sul mercato nazionale sono considerati stabili da quasi quattro realtà su dieci (38,5%) e in diminuzione dalla medesima quota di aziende (38,5%). In aumento solo dal 23%.
La domanda estera si mantiene sui livelli di stabilità per un terzo delle imprese (33,3%), è in diminuzione per il 41,7% mentre è in espansione per il rimanente 25%.
L’attività produttiva risulta stabile per il 58,3%. Il fatturato evidenzia una maggior incidenza di giudizi di aumento sia per quanto riguarda il mercato italiano, sia per le esportazioni.
L’orizzonte temporale di visibilità sul portafoglio ordini consente la pianificazione delle attività per alcuni mesi per l’80% delle aziende.
Le difficoltà inerenti all’approvvigionamento delle materie prime che le realtà comasche avevano ampiamente segnalato nel corso degli scorsi Osservatori sono riscontrabili anche in questo inizio anno, ma con risvolti meno marcati sulle aziende. La combinazione dei diversi elementi fin qui indicati con gli ancora elevati prezzi dell’energia elettrica e del gas ha causato, anche in questo primo trimestre, distorsioni sulla gestione dell’attività per alcune aziende causando ad un terzo del campione una contrazione dei margini di profitto.
Costantini (Confindustria): “Mancano i profili che servono alle imprese”
“L’indagine congiunturale elaborata dal nostro ufficio studi rileva un dato di sostanziale stabilità per le nostre imprese metalmeccaniche che, alla luce del leggero calo della domanda estera, va considerato positivamente”. Commenta SERENA COSTANTINI, presidente del Gruppo Metalmeccanici di Confindustria Como. “Proseguono gli investimenti in macchinari, nonostante i costi energetici, pur essendo in calo rispetto ai picchi dell’immediato post pandemia, hanno ancora un ruolo importante nella contrazione dei margini delle nostre imprese. Il rallentamento della corsa dell’inflazione registrato proprio in questi giorni sia in Italia che in Germania e Francia, offre qualche speranza in più. Al di là dei dati, però resta un’emergenza sulla quale mondo della formazione e imprese devono unire le forze: continuano a mancare i profili che servono alle imprese. Non si trovano i profili tecnici tradizionali né quelli avanzati. Per questo è importante investire sugli ITS”.
Confindustria Como sta supportando con ogni mezzo l’ITS Meccatronica organizzato presso la Magistri Cumacini, che si appresta a lanciare una nuova campagna di iscrizioni per il primo anno dopo che quella dello scorso anno, con 22 iscritti, tra i quali mi fa piacere evidenziare la presenza anche di componenti femminili in mestieri tradizionalmente frequentati da ragazzi, è stata un successo e si avvia alla partenza del secondo anno”.